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Buonsenso in tutti i sensi

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Il Consiglio Comunale del 9 ottobre 2015 mi ha fatto nuovamente riflettere su un aspetto che, da tempo, pervade i miei pensieri:
per i cittadini nocesi è più utile che i consigli comunali vengano ancora svolti oppure sarebbe più rispettoso non convocarli, considerando gli spettacoli indecorosi a cui ho tante volte assistito?

Sta di fatto che durante l’ultimo abbiamo constatato l’ennesimo esborso di ingenti somme, questa volta oltre € 200.000,00 per pagare sentenze in cui il Comune è risultato soccombente (difficile immaginare il contrario!) in una realtà, quale quella locale, in cui siamo ai primi posti in Puglia per contenzioso e  spese per assistenza legale.

Inoltre, presso le aule di diversi tribunali, sono ancora tanti gli atti depositati in attesa di  pronuncia di sentenza.

In quelle oggetto del consiglio si passa dalla mancata manutenzione di scalinate e strade del nostro Comune, causa di  rovinose cadute, a branchi di cani randagi che assalgono greggi di pecore in masserie locali; da errori di stima nella valutazione di proprietà private acquisite dal Comune fino a risarcimento danni per la realizzazione del secondo lotto dell’ex mercato coperto (proprio quello utilizzato con il contagocce e che, a breve, dovrebbe essere demolito per lasciar spazio ad alcuni interventi specifici per i fantomatici contratti di quartiere).

Dopo aver espresso tutti i dubbi a riguardo e puntualizzato aspetti che eviterebbero il ripetersi di tali situazioni, preso atto delle sentenze alla cui votazione ci siamo espressi con l’astensione, si è giunti alla proposta che chiedeva al Consiglio di impegnare il sindaco e la giunta a stilare in tempi brevi un regolamento che potesse attivare il baratto amministrativo anche nel nostro Comune.

Vorrei ricordare che questa possibilità è data dalla conversione in legge del decreto “Sblocca Italia” il quale oltre a contenere diversi aspetti negativi quale:

  • svende il nostro territorio alle multinazionali in cerca di idrocarburi nei fondali dei nostri splendidi mari;
  • promuove l’utilizzo degli inceneritori gestendo l’argomento rifiuti come un problema piuttosto che come una risorsa;
  • spinge alla privatizzazione dell’acqua, bene primario che, per sua natura, dovrebbe essere fruibile gratuitamente da tutti;

ne presenta qualcuno leggermente positivo, tra cui uno dei meno peggio è quello che dà la possibilità, a coloro che non riescono a far fronte al pagamento delle imposte, di “barattare” parte dell’importo da versare in cambio di “interventi di mantenimento del decoro urbano (quali: la pulizia, la manutenzione, l’abbellimento di aree verdi, piazze, strade) oppure di recupero e riuso di aree e beni immobili inutilizzati e, in generale, per attività di valorizzazione di una limitata zona del territorio urbano o extraurbano”.

In sintesi, per attività con finalità di interesse generale.

 

“In relazione alla tipologia dei predetti interventi, i comuni possono deliberare riduzioni o esenzioni di tributi inerenti al tipo di attività da considerare.

L’esenzione è concessa per un periodo limitato e definito, per specifici tributi e per attività individuate dai comuni, in ragione dell’esercizio sussidiario dell’attività posta in essere.

Tali riduzioni sono concesse prioritariamente a comunità di cittadini costituite in forme associative stabili e giuridicamente riconosciute”.

Al fine di poter realizzare ciò, è necessario stilare un regolamento apposito; ieri sera si chiedeva al consiglio solo di votare al fine di poter prendere un impegno scritto che potesse dettare dei tempi certi.

Purtroppo, però, la parola “IMPEGNO” ha indisposto così tanto le larghe intese locali al punto che, con la consueta tecnica dell’arrampicarsi sugli specchi, non hanno permesso che si effettuasse la votazione richiesta, adducendo motivazioni misteriose, come, per esempio, l’esistenza di una bozza di regolamento approntata dagli uffici.

Quando, però, da parte del MoVimento 5 Stelle è stato chiesto di poterne avere copia per visione, questo diritto sacrosanto è stato negato, così come si è messo in luce un vizio di forma inesistente, al fine di voler nascondere un errore commesso dall’Ufficio di Presidenza, il quale, nel convocare il Consiglio, ha aggiunto erroneamente affianco alla nostra proposta “PER LA SOLA DISCUSSIONE”, non accorgendosi che, quanto da noi avanzato, richiedeva già un impegno, frutto di votazione.

Terminata la discussione con il mancato impegno ad avviare il baratto amministrativo, l’amministrazione si è superata perché, di fronte ad un punto da loro stessi inserito come oggetto di discussione e delibera, si sono creati due fronti  opposti, ragion per cui ad un certo punto il sindaco  ha preso parola assumendo una dura posizione, accorgendosi della pessima figura a cui si stavano andando incontro.

L’oggetto del discutere era dato da un atto incompleto approvato durante il Consiglio Comunale dello scorso 24 marzo 2014, riguardante la possibilità, a quanti interessati, di diventare proprietari del suolo messo a disposizione dal Comune, su cui sono state realizzate abitazioni, spesso attraverso forme di cooperativa.

Durante la seduta del 2014, i partiti di minoranza avevano chiesto un rinvio del punto, al fine di poter approfondire quanto doveva essere votato, poiché, oltre a presentare vizi di forma tali da dover richiedere di ricorrere nuovamente (così come avvenuto) all’approvazione di un atto da parte del Consiglio, prevedeva un pagamento pari a € 1.000,00 di spese di istituzione per ogni pratica, una cifra importante in questo particolare momento di crisi.

Il rinvio non è stato concesso e la maggioranza ha tirato dritto per la sua strada, ignorando, come sempre succede, le richieste della minoranza.

Fin dal primo momento, il MoVimento 5 Stelle aveva avanzato tutta la sua contrarietà  riguardo alla somma aggiuntiva richiesta ai cittadini, astenendosi dal votare l’atto.

Nei mesi successivi, a seguito di diverse sollecitazioni ricevute da persone che, pur avendo pagato quanto dovuto, non vedevano riconosciuto il loro diritto, il MoVimento 5 Stelle, facendo pressione sul Sindaco, sul Segretario Comunale e sugli Uffici, ha spinto affinchè si potesse trovare una soluzione all’incresciosa situazione che si era venuta a creare.

Dopo diciannove mesi, si è giunti al presente Consiglio Comunale, durante il quale si doveva provvedere a risolvere la questione, ma la discussione sviluppata ha dato l’ennesima dimostrazione che questa maggioranza improvvisa le proprie azioni, offrendo discussioni molto accese in Consiglio e originate da attriti che sono ormai sotto gli occhi di tutti.

Concludo ribadendo che per noi il mandato offerto dai cittadini è serio, a tal punto che, per poterlo svolgere bene, ci viene chiesto “IMPEGNO”.

Noi vi possiamo garantire che ce la stiamo mettendo tutta fino in fondo e non penso onestamente che gli altri partiti presenti in consiglio al momento della discussione possano dichiarare altrettanto!

Il portavoce consigliere

Orazio Colonna

Non riesci a pagare IMU e TASI? Arriva il baratto amministrativo

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Anche a Noci è stata richiesta l’istituzione del baratto amministrativo, che verrà discusso all’interno del prossimo consiglio comunale. Un grazie particolare a tutto il gruppo locale del MoVimento 5 Stelle che propone sempre iniziative che vadano incontro alle reali necessità dei cittadini.

ORDINE DEL GIORNO:  Legge dello Stato n°164 del 2014, all’art. 24, introduzione del Baratto Amministrativo

Il consigliere Orazio Colonna, eletto con il Movimento 5 Stelle

Premesso che

La legge dello Stato n°164 del 2014, all’art. 24 “Misure di agevolazione della partecipazione delle comunità locali in materia di tutela e valorizzazione del territorio”, al comma 1 cita: “I comuni possono definire con apposita delibera i criteri e le condizioni per la realizzazione di interventi su progetti presentati da cittadini singoli o associati, purché individuati in relazione al territorio da riqualificare. Gli interventi possono riguardare la pulizia, la manutenzione, l’abbellimento di aree verdi, piazze, strade ovvero interventi di decoro urbano, di recupero e riuso, con finalità di interesse generale, di aree e beni immobili inutilizzati, e in genere la valorizzazione di una limitata zona del territorio urbano o extraurbano. In relazione alla tipologia dei predetti interventi, i comuni possono deliberare riduzioni o esenzioni di tributi inerenti al tipo di attività posta in essere. L’esenzione è concessa per un periodo limitato e definito, per specifici tributi e per attività individuate dai comuni, in ragione dell’esercizio sussidiario dell’attività posta in essere. Tali riduzioni sono concesse prioritariamente a comunità di cittadini costituite in forme associative stabili e giuridicamente riconosciute”.

Considerato che

Ogni Amministrazione Pubblica dovrebbe sensibilizzare i cittadini a rispettare e tutelare il territorio in cui vivono, invitandoli anche a migliorare il decoro urbano;

La legge n. 164/2014, Art. 24, Comma 1 prevede che i Comuni definiscano criteri e condizioni per realizzare interventi su progetti presentati dai cittadini, deliberando riduzioni o esenzioni da tributi che, specialmente in questo particolare momento di crisi economica, sarebbero un chiaro segnale di vicinanza dell’Amministrazione ai problemi della cittadinanza tutta;

La fattiva collaborazione tra Amministrazione e cittadini rappresenterebbe anche uno stimolo a diffondere maggiore senso civico e senso di appartenenza, fornendo esempio di vicinanza delle Istituzioni alle problematiche quotidiane degli abitanti del territorio.

IL CONSIGLIO COMUNALE IMPEGNA IL SINDACO E LA GIUNTA

a definire un Regolamento Comunale (nel più breve tempo possibile) che introduca la possibilità del “Baratto Amministrativo” inerente alla collaborazione tra cittadini e amministrazione, e che ne definisca i criteri, le modalità e le reciproche garanzie. Le attività individuate, a titolo esemplificativo, possono essere indicate tra quelle relative a: manutenzione ordinaria, pulizia e vigilanza dei parchi, giardini ed aiuole e dei luoghi pubblici, assistenza alle scolaresche, sgombero neve ecc. Il sistema di calcolo del valore economico delle ore di lavoro svolte potrà essere attuato in funzione del tipo di incarico e del relativo costo orario.

Noci li 23/09/2015

il portavoce consigliere

Orazio COLONNA