I tempi in cui la trasparenza regnava sovrana il palazzo comunale sono ormai un ricordo lontanissimo, ammesso che siano mai esistiti. A discapito delle promesse fatte in campagna elettorale, l’ottenimento di atti pubblici e documentazione al Comune di Noci è diventato ormai un’impresa. A constatarlo più volte, fino ad arrivare allo stremo della sopportazione è stato il Movimento 5 Stelle Noci, che alle richieste di maggiore documentazione per analizzare casi come incarichi di collaborazione, richieste poste a riguardo della grave emergenza abitativa e la situazione legata alla ormai scaduta convenzione del Pala Intini, che costerà ai cittadini circa 33.000 euro per un accordo che l’amministrazione comunale definisce “bonario”, si è visto rispondere con lentezza, parzialmente, o addirittura è stato totalmente ignorato, vedendosi violato il diritto di accesso agli atti, di estrema importanza e previsto dall’art. 43 del TUEL (Testo Unico degli Enti Locali).

È per questo motivo che al fine di smuovere una situazione estremamente paludosa, il Movimento 5 Stelle nella persona del consigliere comunale Orazio Colonna, è stato addirittura costretto a chiedere di sottoscrivere una richiesta di accesso agli atti al deputato Giuseppe D’Ambrosio, che in questi giorni è stata protocollata al fine di poter entrare in possesso degli atti  che fino ad oggi stranamente sono stati impossibili da ottenere.