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Monthly Archives: novembre 2012

DETERMINA O DELIBERA?

Questo era uno dei crucci che mi portavo dentro da circa un mese, non sapevo la differenza tra determina e delibera. E’ stato il primo interrogativo che mi si è posto, dal momento in cui ho voluto mostrare la mia volontà di impegnarmi in prima persona per cercare di dare il mio contributo, piccolo sicuramente, ma mio, per il comune che da sempre mi ha visto viverci all’interno. Un contributo senza “pressioni” o “interessi” mossi da qualcuno alle mie spalle, come lo stesso posso dire per tutti gli amici che stanno cominciando a condividere con me questa bellissima esperienza.

Incuriosito dalla voglia di voler capire quali siano le dinamiche che regolano un consiglio comunale, dopo 42 anni di vita, decido di parteciparvi. Me lo propone un amico, uno degli amici di viaggio di questo periodo della mia vita, e la mia risposta non è subito SI, ci penso un attimo, perché ho visto qualcosa sul web, ho letto articoli, il consiglio comunale fino a poco tempo fa non poteva essere liberamente trasmesso in streaming oppure in tv, un po’ così come ora; ci si limita spesso ad una specie di radiocronaca a cura dei pur bravi giornalisti locali, e ciò mi fa tornare indietro con la memoria, a quando la domenica , in auto con gli amici, si ascoltava per radio “Tutto il calcio minuto per minuto” e si immaginavano i gol e le azioni che venivano descritti. La differenza sostanziale è che tornando a casa c’era “90° minuto” che placava le fantasie che fino ad allora mi avevano fatto sognare come poteva essere stato il gol realizzato dall’attaccante, o quello subito dal portiere della mia squadra del cuore. I consigli comunali no, li ho sempre immaginati avvolti in un velo di mistero, “chissà cosa si discute in quelle stanze di così segreto da non poter essere reso visibile e condivisibile in rete” e giù a lavorare di fantasia. Però stasera è arrivato il momento di andare ad assistere dal vivo, come in un concerto, come in una partita,  alle gesta dei propri beniamini che  fronteggiano gli avversari, con la differenza che qui non so ancora chi siano gli uni e chi gli altri.

Deciso, si va, pare tra l’altro sia una seduta importante, si deve discutere e proporre “l’assestamento di bilancio”, dovrebbe riguardarci un po’ tutti, sono i soldi delle nostre tasse, delle nostre multe, parte dei nostri mancati guadagni che vengono messi a disposizione della comunità. Le aspettative ci sono tutte, e giunti li nel parcheggio del palazzo comunale, il destino sembra averci riservato l’unico posto libero, delimitato da strisce bianche, che è li quasi ad aspettare noi. Il parcheggio per i disabili è già occupato, qualche auto è stata parcheggiata anche in doppia fila, a noi invece no, c’è li il posto “regolare” che ci aspetta. Vedendo il numero delle auto, si capisce l’importanza della seduta. Saliamo le scale con ansia ed entriamo nella sala consiliare, non pienissima, neanche nei posti che dovrebbero esserlo. Infatti tramite un colpo d’occhio veloce noto il sindaco con qualche assessore, la maggioranza e l’opposizione, ma diversi posti liberi. Mi sovvengono i primi dubbi, ma come, per una seduta consiliare così importante, ci sono posti vuoti? Ascolto diversi interventi di consiglieri dell’opposizione che pongono quesiti anche interessanti, ma per cose ormai “passate di moda”, l’ospedale di Noci che non si sa che fine possa fare, l’importo dell’ammontare dei lavori per il restyling del centro cittadino, i tempi di consegna degli stessi, le proposte per soluzioni palliative al problema del traffico. Ma prima di salire quella scalinata io sapevo già che l’ospedale di Noci non esiste più da tempo, perlomeno per come l’ospedale lo possa intendere un ammalato oppure un qualunque contribuente, nonché cittadino; la viabilità per via Mafalda di Savoia, dove la querelle si protrae da anni, l’allargamento del terminale su via Gobetti, che è così da che io ero piccolo e non avevo ancora la patente, i contratti di quartiere che hanno fatto sparire dalla loro prima presentazione l’edilizia agevolata, che prevedeva  per le giovani coppie che non hanno una casa di proprietà di poterne acquistare una a costi più contenuti. Comunque, avendo ascoltato i quesiti, se pur datati perlomeno di qualche anno, mi aspetto delle risposte; intanto mi colpisce la mancanza di rispetto per chi sta parlando, che mi hanno insegnato meriti di attenzione, così come l’assenza di chi un attimo prima ha posto il quesito, ma si è allontanato nel momento in cui era li pronta la risposta, magari per lo squillo del cellulare. I toni diventano anche abbastanza accesi quando le responsabilità della quasi chiusura del nostro nosocomio, vengono rimbalzate tra amministrazione comunale e regionale, come se qui chi regola l’andamento dei giochi sia la politica, mentre lì (in regione) sia la non politica, la delinquenza, o addirittura gli interessi privati, ma questo ragionamento lo si potrebbe anche fare al contrario. Mi impongo di resistere, perché a breve si parlerà di argomenti importanti, intanto però si è cominciata a spargere la voce che di li a poco questo o quel consigliere della maggioranza sparirà. Non capisco, penso può capitare a chiunque di avere un impegno, magari un imprevisto, e non ci vedo nulla di male, anche se io, nelle mie cose ben meno importanti, cerco di non accavallare gli orari degli impegni. Ma sparire, non lo posso accettare, mi da di magia o peggio ancora, di sequestro. La voce si fa insistente, infatti poco dopo, il presidente del consiglio si accorge della situazione e chiede la verifica del numero dei presenti. La maggioranza non ha più “la maggioranza” (scusatemi per il gioco di parole) ed il bilancio rimane non assestato. Ridiscendiamo le scale molto delusi ed incontriamo nel cortile antistante il palazzo comunale un assessore, pronto a fare il percorso inverso al nostro, che ci saluta e prosegue. Sono tentato dal comunicargli dell’accaduto, ma al tempo stesso mi chiedo “chi sono io per permettermi di fare ciò, non conosco nemmeno la differenza tra determina e delibera, figurarsi cose ben più articolate, come la sparizione di un consigliere”. La rampa di scale l’ho fatta con un altro signore sano, sanissimo, che si infila nella sua auto, proprio quella parcheggiata nel posto riservato ai disabili, e va via.

Torno a casa, finalmente pronto a scoprire la differenza tra delibera e determina.. Internet mi disseterà di questa mia necessità, ma che esperienza!!!

Orazio Colonna

Una brutta giornata per Nichi Vendola

Intercettata una telefonata fra Ilva e il Presidente della Regione. Ansa rivela di una “regia di Vendola” per fare pressioni su Arpa

La Procura avrebbe aspettato la fine delle votazioni delle primarie per far scattare l’operazione di arresti eccellenti, alla base dei quali vi sono nuove intercettazioni in cui spunta la voce di Nichi Vendola impegnato a rassicurare l’Ilva: «Va bene, va bene – dice il governatore – noi dobbiamo fare… Ognuno fa la sua parte… E dobbiamo però sapere che… A prescindere da tutti il procedimento, le cose,

le iniziative… L’Ilva è una realtà produttiva… cui non possiamo rinunciare… E, quindi… fermo restando tutto dobbiamo vederci… dobbiamo ridare garanzie… Volevo dirglielo perchè poteva chiamare Riva e dirgli che… il presidente non si è defilato».
26 novembre 2012 – Alessandro Marescotti

La Procura ha intercettato conversazioni telefoniche fra Ilva e Vendola. Emergono le prove delle telefonate fra Archinà (già responsabile pubbliche relazioni Ilva) e il Presidente della Regione. L’ANSA ne dà un’anteprima. La Procura della Repubblica ha fatto scattare l’operazione solo oggi perché – a mio parere – ci sono questi particolari che avrebbero potuto influenzare le primarie del centrosinistra, a tutto danno di Vendola, ovviamente.Nichi Vendola

Le intercettazioni risalgono al luglio 2010 quando il movimento ambientalista tarantino ha datto esplodere il caso dello sforamento del benzo(a)pirene.
Il mese successivo il governo, con una mossa segreta portata a termine il 13 agosto 2010, abolisce il limite al benzo(a)pirene con il decereto legislativo 155/2010.
Mentre i cittadini di Taranto si mobilitavano nel 2010 contro l’inquinamento da benzo(a)pirene, ecco cosa diceva Vendola al telefono con Girolamo Archinà (pubbliche relazioni Ilva). Si riportano di seguito le rivelazioni dell’ANSA con relative trascrizioni delle frasi intercettate.

Il trampolino di Renzi

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Chiunque sia eletto a una carica pubblica la deve onorare fino in fondo. Non può usarla come trampolino di lancio per una posizione più importante e poi un’altra ancora, come in un domino del perfetto carrierista politico. Questo va vietato per legge. Ti fai eleggere sindaco? Fai il sindaco! Ti fai eleggere europarlamentare? Fai l’europarlamentare! Non hai più la volontà di esercitare l’incarico? Torni all’occupazione precedente, se ne avevi una, o a fare il disoccupato, l’importante è che ti togli dai coglioni per aver tradito le attese degli elettori. Tra le facce di bronzo che si dilettano nello sport dell’arrampicatore istituzionale, quella di Renzi, l’ebetino di Firenze, è la più fenomenale, incredibile, paradigmatica del momento che attraversa l’Italia. Renzi premier è come curare un infarto con la crema abbronzante. L’ebetino di Firenze imperversa a tutte le ore in televisione a pontificare sul nulla invece che occuparsi della sua città sommersa dai debiti. Gliela si legge in faccia a Renzi l’ansia da prestazione, l’arrivismo di chi non vede l’ora di lanciarsi dal trampolino.
L’ex procuratore nazionale antimafia Pier Luigi Vigna, scomparso il 28 settembre scorso, si dimise dall’incarico di Consigliere speciale per la sicurezza al Comune di Firenze nel 2011. Scrisse  allora una lettera di motivazione indirizzata a Renzi nella quale sottolineava che “Ogni funzione pubblica non può essere strumentalizzata“. Dalla lettera di Vigna a Renzi:
Sono sempre stato rispettoso della libertà di scelta altrui, ma nella stessa misura non ho mai considerato positivamente chi opta per lo svolgimento di una determinata funzione pubblica come un trampolino di lancio  per conseguirne un’altra del tutto diversa. Poiché (emerge) anche da tue dichiarazioni pubbliche in merito il convincimento che tu abbia optato per la sindacatura di Firenze quale passaggio attraverso le primarie alla leadership politica, il mio giudizio su tale condotta non può che essere critico”.

Le primarie dei folli

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Le secondarie, terziarie, nullarie del pdmenoelle di questa domenica di novembre 2012, data che verrà ricordata come l’ennesimo giorno dei morti della Seconda Repubblica, sono una rappresentazione senza contenuti, un’auto celebrazione di comparse, un grottesco viaggio nella pazzia, come nell’opera satirica medioevale la “Nave dei Folli ” diSebastian Brant  che ispirò Michel Foucalt  “Perché si vede sorgere d’un tratto la sagoma della nave dei folli, e il suo equipaggio insensato che invade i paesaggi più familiari? Perché, dalla vecchia alleanza dell’acqua con la follia, è nata un giorno, e proprio quel giorno, questa barca? La follia e il folle diventano personaggi importanti nella loro ambiguità: minaccia e derisione, vertiginosa irragionevolezza del mondo, e meschino ridicolo degli uomini“. Le primarie dei folli sono un bromuro sociale, un calmante, servono a dare al popolo l’illusione di decidere, a pagamento (partecipare costa due euro), il premier che salverà l’Italia dal baratro. Chiunque diventi premier per una notte, conterà come un soldo bucato. In Italia non esiste il premierato, non esiste di conseguenza neppure il candidato premier. La buffonata odierna, promossa dalla grancassa mediatica equamente distribuita e senza eccezione alcuna, non eleggerà alcun candidato premier. Il presidente della Repubblica può nominare chi crede. Costui, con un programma e una lista dei ministri, si presenta alle Camere per la fiducia. Se la ottiene diventa presidente del Consiglio. Ma, come in una Grande Follia Democratica, il posto è già occupato da Rigor Montis, implicitamente rinominato da Napolitano e invocato dai partiti per poter continuare la loro assurda recita. Anche il programma per la prossima legislatura è già deciso. Punto per punto. Taglio per taglio. Tassa per tassa. Non si chiamerà programma di governo, ma “Agenda Monti“, indiscutibile e già venduta alla BCE e agli Arabi. E’ una democrazia che vive di effetti speciali, con le carte truccatedove il banco vince sempre e perdono immancabilmente i cittadini. “Una nave stipata di folli e guidata da folli, si dirige in un viaggio fantastico verso il paradiso dei folli, Narragonia, fino alla visita del Paese di Cuccagna e al tragico epilogo del naufragio finale“.

Il programma nazionale del Movimento 5 Stelle…

risulta al momento essere il più copiato dai partiti. Ci sarà un perchè!!!

L’informazione è uno dei fondamenti della democrazia e della sopravvivenza individuale. Se il controllo dell’informazione è concentrato in pochi attori, inevitabilmente si manifestano derive antidemocratiche. Se l’informazione ha come riferimenti i soggetti economici e non il cittadino, gli interessi delle multinazionali e dei gruppi di potere economico prevalgono sugli interessi del singolo. L’informazione quindi è alla base di qualunque altra area di interesse sociale. Il cittadino non informato o disinformato non può decidere, non può scegliere. Assume un ruolo di consumatore e di elettore passivo, escluso dalle scelte che lo riguardano.

Le proposte:

  • Cittadinanza digitale per nascita, accesso alla rete gratuito per ogni cittadino italiano
  • Eliminazione dei contributi pubblici per il finanziamento delle testate giornalistiche
  • Nessun canale televisivo con copertura nazionale può essere posseduto a maggioranza da alcun soggetto privato, l’azionariato deve essere diffuso con proprietà massima del 10%
  • Le frequenze televisive vanno assegnate attraverso un’asta pubblica ogni cinque anni – Abolizione della legge del governo D’Alema che richiede un contributo dell’uno per cento sui ricavi agli assegnatari di frequenze televisione
  • Nessun quotidiano con copertura nazionale può essere posseduto a maggioranza da alcun soggetto privato, l’azionariato diffuso con proprietà massima del 10%
  • Abolizione dell’Ordine dei giornalisti
  • Vendita ad azionariato diffuso, con proprietà massima del 10%, di due canali televisivi pubblici
  • Un solo canale televisivo pubblico, senza pubblicità, informativo e culturale,indipendente dai partiti
  • Abolizione della legge Gasparri
  • Copertura completa dell’ADSL a livello di territorio nazionale
  • Statalizzazione della dorsale telefonica, con il suo riacquisto a prezzo di costo da Telecom Italia, e l’impegno da parte dello Stato di fornire gli stessi servizi a prezzi competitivi ad ogni operatore telefonico
  • Introduzione dei ripetitori Wimax per l’accesso mobile e diffuso alla Rete
  • Eliminazione del canone telefonico per l’allacciamento alla rete fissa
  • Allineamento immediato delle tariffe di connessione a Internet e telefoniche a quelle europee
  • Tetto nazionale massimo del 5% per le società di raccolta pubblicitaria facenti capo a un singolo soggetto economico privato
  • Riduzione del tempo di decorrenza della proprietà intellettuale a 20 anni
  • Abolizione della legge Urbani sul copyright
  • Divieto della partecipazione azionaria da parte delle banche e di enti pubblici o para pubblici a società editoriali
  • Depenalizzazione della querela per diffamazione e riconoscimento al querelato dello stesso importo richiesto in caso di non luogo a procedere (importo depositato presso il tribunale in anticipo in via cautelare all’atto della querela)
  • Abolizione della legge Pisanu sulla limitazione all’accesso wi fi.

Israele verso la catastrofe – Moni Ovadia

Intervento di Moni Ovadia :
“Un caro saluto a tutti gli amici del blog di Grillo. Sono già stato ospite del blog, con un filmato, e sono davvero contento di ritornare.
Naturalmente questa situazione in Medio Oriente, lo capiamo tutti, è una catastrofe. Ci sono due piani. Prima di tutto è il dramma dei civili innocenti. Io ho anche amici in questa questione: ho ricevuto proprio stamattina un messaggio da Israele, da un mio amico che diceva che un missile ha sfiorato la casa dove abita il suo nipotino piccino, di pochi anni, fortunatamente rimasto illeso. Ho avuto altri messaggi … Sotto i missili che ti cadono in testa deve essere veramente terribile. Ci sono state 5 vittime civili.
Quello che succede agli israeliani è spaventoso, perché i morti civili sono sempre spaventosi, però ai palestinesi succede 10, 100, 1000 volte di più.
Gli israeliani fondamentalmente hanno rifugi, hanno una cupola l’iron dome , che protegge, i palestinesi non hanno niente, hanno macerie su macerie. Subiscono a un livello spaventoso: intere famiglie vengono cancellate da un bombardamento, che dovrebbe essere un bombardamento mirato, ma non esistono i bombardamenti mirati. Alla fine le vittime vere sono i civili, soprattutto vecchi, donne e bambini.
È una catastrofe spaventosa ed è l’apice di un inferno in cui in generale i palestinesi di Gaza vivono ormai da decenni e non solo i palestinesi di Gaza. Per loro la tragedia è immane, ma anche nei territori occupati si vive in una prigione a cielo aperto.
Allora bisogna prendere in conto questo: avere uno sguardo umano, non lasciare mai cadere lo sguardo umano, altrimenti la catastrofe diventa assoluta e si precipita in unabisso.
Detto questo la situazione quale è? Non c’è una trattativa in corso, non si vuole accedere alla trattativa e c’è un governo in Israele, che secondo me è il peggiore della storia di Israele, che semplicemente non vuole uno Stato palestinese di fianco a Israele. Non lo vuole, e questa secondo me è la ragione principale di tutto il disastro.
C’è un uomo della trattativa in Palestina, che si chiama Abu Mazen. Lì le violenze si sono fermate da lungo tempo, lui è uomo di trattativa, ma Netanyhau dice che vuole la trattativa senza condizioni, solo per procrastinare sine die una possibilità di vera trattativa e non c’è trattativa che non preveda lo stabilimento di uno Stato palestinese sulla linea armistiziale del ’67 , con Gerusalemme est come sua capitale. Se uno non accetta questa condizione di base vuole dire che la trattativa con i palestinesi non la vuole.
Nel contempo Netanyhau e Liberman sono riusciti a conferire dignità di interlocutore aHamas , cioè i missili di Hamas hanno attratto la attenzione. 10 ministri degli esteri di Paesi arabi sono andati a Gaza per dare statuto importante di controparte a Hamas. Si dice che Hamas è terribile e poi allo stesso tempo con le azioni concrete gli si conferisce statuto di interlocutore. Quindi Hamas, ovviamente, prosegue nella sua linea. I morti civili dentro questo contesto per Hamas sono parte di quello che ha messo in conto e sta riuscendo a ottenere molto di più di quello che non può ottenere Abu Mazen, che è un uomo che pacificamente chiede che la Palestina venga ammessa all’Onu come Stato osservatore. Questo gesto di Abu Mazen, del tutto ragionevole, sensato, giusto, da ogni punto di vista, per Israele, con l’accordo degli Stati Uniti viene bloccato, e anche la Comunità Europea che è vile, è pavida, non alza la testa, non dice niente.
L’origine di questa catastrofe è la mancanza di ossigeno a una vera e autentica trattativa. Il governo Netanyhau / Lieberman non la vuole questa trattativa con lo stato Palestinese.
Poi naturalmente dicono “Hamas è terrorista“, però poi si deve trattare con Hamas terrorista. La trattativa si fa con il nemico no? E questo è un autentico disastro, non ci sarà pace fino a che i palestinesi non riceveranno la piena dignità, i palestinesi sono sottratti di ogni cosa, gli insediamenti in Cisgiordania aumentano a dismisura. Gaza è un autentico inferno, perché gli israeliani sì si sono ritirati ai tempi di Sharon, ma hanno sigillato il territorio. L’assedio, fino a prova contraria è un atto di guerra.
Poi non hanno lasciato neanche arrivare le Freedom Flotilla , che sono navi che portavano aiuti. Si sono alienati il governo turco, che è un Paese molto potente nell’area che svolge un ruolo molto importante. Allora siamo di fronte a una catastrofe, per una politica cieca, miope, che non ha orizzonte, che si limita solamente al mantenimento dello status quo, all’allargamento degli insediamenti e a dire retoricamente che “Hamas sono i terroristi cattivi“. Tutta questa retorica blocca il vero problema, e cioè la pace si fa intanto con i nemici, fino a prova contraria, e poi la pace va rischiata per aprire una nuova prospettiva, oltretutto lo scenario in tutto il Medio Oriente è cambiato radicalmente e invece Natanyhau / Lieberman e tutti quelli che sono con loro, sono incastrati in una visione vecchia, finita. Tutto si sta trasformando, anche gli equilibri di forza, non ci si può basare solo sulla propria forza militare in eterno facendo tutto il contrario di quello che serve alla pace. Ripeto, gli insediamenti non hanno fermato neanche la costruzione di un cesso! Allora io credo, e è una cosa ovviamente per me disperante, perché vedere questo macello di civili innocenti, vedere gente, quello che vediamo che succede dei Territori Palestinesi, che naturalmente le televisioni arabe ripetono, perché fanno il ruolo dei media, come tutti i media, le cose più spaventose, appunto una intera famiglia di 40 persone eradicata, cancellata completamente con i corpi sbranati, è ovvio che l’odio nel mondo arabo per Israele cresce Tutto questo è nell’interesse di Israele? E poi piovono i missili, muoiono anche i civili israeliani, ma dove si va con questa cosa? Ma Netanyhau e Lieberman non hanno la minima intenzione di cambiare la loro politica. Speriamo che ci sia un barlume di luce anche nella società israeliana perché alle prossime elezioni si liberino di questo governo la cui politica è nefasta, ovviamente per i palestinesi, che subiscono quello che subiscono, ormai è un calvario senza fine, ma anche per gli israeliani, perché in questo modo Israele non ha un vero futuro!” Moni Ovadia

Il politometro

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Premessa: sono contro l’evasione fiscale e ritengo che gli evasori vadano perseguiti, in particolare i grandi evasori, ad esempio quelli protetti dallo Scudo Fiscale del Pdl/pdmenoelle con l’obolo del 5%, i cui nomi dovrebbero essere resi pubblici dal Tesoro

La dichiarazione dell’Agenzia delle Entrate odierna chiama in causa 4,3 milioni difamiglie che potenzialmente evadono il fisco. Lo afferma lo staff di Befera, in virtù di un algoritmo, “il redditometro“, che valuta entrate e spese. In sostanza, se uno spende più di quanto guadagna, potrebbe dover dimostrare dove ha preso i soldi. In Italia, come sanno anche i cani, molte famiglie vivono di prestiti dei parenti per sopravvivere o attingono ai risparmi. Sono anche loro potenziali evasori? Quello che disturba non è la lotta all’evasione in sé, ma l’accanimento mediatico, nel voler far passare gli italiani come popolo di evasori, come se la causa del disastro economico, di cui non si vede la fine, non sia attribuibile al debito pubblico, alla corruzione, alla totale incapacità e rapacità nell’amministrare la cosa pubblica. Dopo la guerra agli scontrini negli agriturismi e sul Ponte Vecchio di Firenze, senza nel contempo dare alcuna incentivazione ai piccoli commercianti, incuranti che i negozi stanno chiudendo a decine di migliaia, viene ora introdotta la presunzione di reato affidata a un programma. Befera ha garantito che entrerà in funzione a gennaio 2013 e che “Noi lo adopereremo con la massima cautela e soltanto per differenze eclatanti tra le spese e i redditi dichiarati“. Cioè? Chi decide? Su che base? Con quali regole? Che vuol dire “massima cautela“? Che significa “differenza eclatante?“. Il risultato è che nessuno, anche se disoccupato, spenderà, o dichiarerà più nulla, per non finire sul banco degli imputati.
Vorrei integrare la proposta del redditometro con il “politometro“. Uno strumento che valuti la differenza tra ricchezza posseduta dai politici e dai funzionari pubblici dall’atto della loro nomina nell’arco degli ultimi vent’anni. Non è difficile realizzare un’applicazione che faccia la differenza tra patrimonio attuale (P2), patrimonio iniziale (P1) più il reddito ufficialmente percepito nel periodo (C). Quindi il risultato, che chiameremo Z, sarà dato da Z = P2 – (P1 + C). Se Z sarà superiore a 0, escludendo partite straordinarie come eredità o vincite al Superenalotto, la differenza dovrà essere restituita alle casse dello Stato con l’aggravio fiscale del 60%. Il politometro potrebbe essere applicato dalla prossima legislatura. Ci vediamo in Parlamento, sarà un piacere.

Percorsi Di Ingiustizie Sociali

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In Italia oltre la metà dei pensionati percepisce un assegno al di sotto dei mille euro, il 17% di questi non arriva ai 500 euro.

L’Inps dichiara un attivo di 1,2miliardi di euro.

I vitalizi per i consiglieri regionali, con meno di dieci anni di servizio, salvati da uno dei soliti artifizi dei nostri magnifici politici e del nostro “dotto” governo. Inserita una postilla che rende vana la legge…Minetti, Fiorito ed altri possono dormire sonni tranquilli, li pagheremo noi a vita.

In Veneto vengono cancellati dal prontuario Asl, per gli over 65, quei medicinali che aiutano a combattere il tumore alla mammella…non ci sono i soldi.

6,8 miliardi di euro il taglio al servizio sanitario nazionale previsto dal governo Monti in tre anni, sino al 2015.

7.389 i posti letto ospedalieri cancellati dal governo che sommati ai precedenti tagli sommano a 26.000.

10 milioni di euro rimborsati ai parlamentari per le loro “spese mediche”, loro e di tutta la loro famiglia.

Debito pubblico al suo record, + 126% sul Pil, ad un passo dai duemila miliardi di euro.

Nessun tetto agli stipendi dei manager pubblici, nessun abbassamento dello stipendio dei parlamentari, il Colle costa quasi quanto Casa Bianca, Eliseo e Presidenza federale tedesca messi assieme (228 milioni di euro contro i 267 in totale dei tre paesi occidentali più potenti).

Tagli alla scuola pubblica per circa 180 milioni di euro.

Finanziamenti alla scuola privata, vittoria rivendicata dal PD, per circa 250 milioni di euro.

Questo il “percorso” del sobrio professore lodato dal Presidente Napolitano, che proprio oggi ha voluto precisare, in quel di Napoli, che qualsiasi governo succederà a Monti dovrà muoversi in questo “solco” tracciato, che Lui chiama virtuoso. Dimentica, il sig. Presidente, che è il popolo sovrano a stabilire quale sia il percorso da intraprendere, dimentica, l’abitante del Colle, che tra le sue prerogative non c’è quella di decidere quale sia il percorso politico che il paese sceglie, ma solo di fare ciò che Lui non fa, garantire il rispetto della Costituzione.

Raccolta differenziata scarsa rischio stangata per i sindaci

Recco primo caso: chiesto un milione di euro di risarcimento agli amministratori

di MARCO PREVE

Raccolta differenziata scarsa rischio stangata per i sindaci

L’ATTUALE sindaco di Recco e il suo predecessore, i rispettivi assessori all’ambiente e il dirigente comunale responsabile del settore sono stati citati a giudizio dalla procura della Corte dei Conti per aver causato un danno erariale derivante dal mancato rispetto delle percentuali di raccolta differenziata dei rifiuti. I cinque, in caso di condanna, dovranno risarcire un milione e 200 mila euro.

Se per il danno economico originato dai maggiori tributi e dalle sanzioni per i quantitativi extra conferiti in discarica, si tratta del terzo processo del genere in Italia, per la prima volta nel nostro paese è stato, invece, contestato ai cinque “invitati” (l’invito a dedurre è l’equivalente dell’avviso di garanzia penale) il danno ambientale, pari a circa 80 mila euro. Il procuratore regionale Ermete Bogetti lo collega all’aumento illegittimo di rifiuti portati in discarica, che contribuiscono ad aumentare il «deterioramneto della risorsa naturale terreno, mediante l’introduzione di sostanze e organismi nocivi per l’ambiente e nell’immissione in atmosfera di gas nocivi».

Ma, aldilà di questi aspetti, l’inchiesta della Corte affidata ai finanzieri della Sezione Accertamenti Danni Erariali del Nucleo di Polizia Tributaria di Genova, rappresenta un vero e proprio terremoto per quasi tutti i comuni liguri visto che — e lo raccontiamo in queste stesse pagine — la nostra regione è all’ultimo posto tra quelle del centro nord per la raccolta differenziata e al sud è superata anche dalla Campania.

Per quanto riguarda Recco verranno processati Gianluca Buccilli, sindaco dal 1999 al 2009, l’attuale primo cittadino Dario Capurro, l’ex assessore Stefano Bersanetti e il suo successore Franco Senarega, oltre al funzionario Franco Canovi. Gli anni presi in esame vanno dal 2006 al 2010 quando era in vigore una convenzione siglata nel 2003 tra il Comune di Recco e quello di Genova che affidava il servizio di raccolta e conferimento all’Amiu. Nel 2010, Recco ha assegnato ad un’altra società il servizio dopo lo svolgimento di una gara d’appalto.

La citazione della Corte contesta le bassissime percentuali di
differenziata. Se le leggi in materia stabilivano che per il 2006 e il 2010 i livelli minimi dovevano essere del 35% e del 60%, le statistiche di Recco fanno segnare rispettivamente dei miseri 11,89% e 22,83%. La colpa di amministratori e funzionari, secondo la procura è di aver «omesso di assumere qualsivoglia iniziativa atta a ricondurre la gestione dei rifiuti nell’ambito della legge.. promuovere azioni nei confronti di Amiu che in violazione del contratto… non ha rispettato i limiti minimi di legge di raccolta differenziata». I cinque sono difesi dall’avvocato Alessandro Ghibellini. L’ex gloria della pallanuoto locale è da tempo un consulente del Comune di Recco e di recente si è pure occupato di igiene urbana, ma in questo caso si smarca dal suo precedente ruolo, con un ardito dribbling al conflitto d’interessi, difendendo amministratori che sono accusati di aver procurato un danno proprio al Comune.

Nelle memorie difensive vengono citati vari aspetti, tra cui: la regolarità dell’appalto, la circostanza che la maggior parte dei comuni liguri siano fuorilegge, errata programmazione di Regione e Provincia, l’assenza di danno ambientale visto che la discarica è autorizzata, il costo maggiore della raccolta differenziata rispetto a quella indifferenziata. Obiezioni alle quali replica la procura punto per punto. Ad esempio con i dati del Rapporto Ispra (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale del Ministero per l’Ambiente) che «mostra inequivocabilmente come all’aumentare della percentuale di raccolta differenziata decresce il costo annuo complessivo della gestione dei rifiuti».

L’avvocato Ghibellini arriva anche a contestare lo scarso effetto deterrente della cosiddetta ecotassa (ossia l’addizionale del 20% per i rifiuti finiti in discarica «ove non siano conseguiti gli obiettivi minimi di raccolta differenziata previsti dalla legge»), perché troppo lieve. «E’ come sostenere — replica il procuratore Bogetti — che se il ladro ruba è perché la pena per il furto è troppo bassa e dunque non sussiste la responsabilità del ladro».

EPPUR SI MUOVE…i “TAPPI” COMINCIANO A SALTARE.

Questa notizia riguardante il comune di RECCO in cui la CORTE DEI CONTI cita per “danno erariale” il sindaco di Recco per non aver attivato una “degna” raccolta differenziata segnala che qualche cosa sta cambiando anche nelle “alte sfere” dei “poteri costituzionali”. A fronte di INADEMPIENZE DANNOSE PER L’AMBIENTE E PER LA BILANCIA DEI PAGAMENTI nonchè vessatorie verso i cittadini che per anni sono state “tollerate” ora si comincia a “chieder conto” ai responsabili e lo si fa in modo giustamente eclatante. E’ assolutamente inaccettabile che amministratori che spesso fanno “carte false” per sostenere gli inceneritori NON MUOVANO UN DITO per far decollare RD che raggiungano livelli tali da far rispettare la normativa. Questi signori che hanno fatto e ancora continuano a fare da “TAPPO” alla applicazione delle “buone pratiche” che dovunque dove vengono applicate portano le percentuali di RD oltre il 70% (come peraltro con la risoluzione del 20 aprile dell’Europarlamento chiede con forza l’Europa) DEVONO PAGARE LE LORO INDEMPIENZE RISARCENDO LA “PARTE PUBBLICA” dello loro incapacità ed arroganza.

Questo segnale rafforza la vertenza lanciata in Toscana da Diritto al Futuro, da WWF e da Italia Nostra con la quale sono state DIFFIDATE le amministrazioni Comunali dei capoluoghi che non hanno raggiunto i minimi di legge per quanto riguarda le percentuali di RD. Come in Liguria, cosi’ a Firenze, Livorno, Pisa e Roma si fa di tutto per evitare di far partire raccolte differenziate “porta a porta” CON LO SCOPO PALESE DI GIUSTIFICARE IL RICORSO AGLI INCENERITORI (clamoroso è il caso dell’ATO dell’ATO COSTA toscana dove addirittura ci si inventa l’aumento dei rifiuti (che in realtà in due anni sono diminuiti di circa il 10%) per giustificare il progetto di un inceneritore da circa 900 tonnellate/giorno. E’ ora che questi amministratori incapaci e legati alle lobbies dell’industria sporca PAGHINO ANCHE DI TASCA PROPRIA questo comportamento arrogante e sprezzante delle proposte dei cittadini e del buon senso.

Rossano Ercolini, presidente di Diritto al Futuro e co-coordinatore di ZW Italy

Il gruppo cresce unito, adesso serve una sede

 

Ciao amici concittadini,

 

il percorso di crescita del M5S Noci prosegue nel migliore dei modi. Alla nostra pagina facebook, in questi ultimi 7 giorni, si sono aggiunti altri 40 sostenitori.

Intorno a noi sentiamo consenso ed entusiasmo crescente, con una determinata voglia di rinnovare la classe politica, anche a Noci. Basta politici di mestiere! Tornate a lavorare!

Purtroppo è interminabile la lista dei privilegi e dei nostri soldi che si spartiscono i politici. Chi ha visto report domenica se ne è accorto.

Chiaramente in Italia (e a Noci) se vogliamo stare bene e dare opportunità a tutti, bisogna cominciare a livello locale. È per questo che malgrado i nostri impegni lavorativi e privati ci stiamo dedicando molto tempo.

 

In questi giorni stiamo lavorando ad un programma per Noci. Siete tutti invitati a suggerirci cosa fare, tramite e-mail: m5s.noci@gmail.com, oppure su facebook: amici di Beppe Grillo Noci.

Ci occuperemo di quello che serve alla gente, ma manterremo alta l’attenzione per smantellare tutte le possibili relazioni clientelari e favori, con inutile spreco di denaro a carico dei cittadini.

Cercheremo di incontrare la cittadinanza in un evento pubblico nelle vacanze Natalizie e presentare il nostro programma.

 

Con l’occasione lanciamo un appello a tutti i cittadini stanchi della politica e delle inutili tasse a darci supporto. Nella fattispecie siamo alla ricerca di un locale in zona centrale e visibile.

Se qualcuno volesse mettere a disposizione (gratuitamente o anche dietro compenso) del M5S Noci un piccolo locale ve ne saremo grati, anche perché non siamo ricchi e potenti, come altre figure politiche di Noci.

Se ci fosse qualche piccolo lavoro da fare per sistemarlo ce ne faremmo carico noi. Potete contattarci agli indirizzi sotto.

 

Vi invitiamo ad aderire, come sostenitore o come attivista, al Movimento 5 Stelle Noci:

•             Scrivici al seguente indirizzo e-mail: m5s.noci@gmail.com Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E’ necessario abilitare JavaScript per vederlo.

•             Oppure telefona a Vanni al numero: 328.88.51.501

•             Oppure contattaci tramite facebook: amici di Beppe Grillo Noci

 

Noi continueremo a vederci tutti i giovedì sera, intorno alle 20.30, trovate gli avvisi su facebook.

Tra qualche domenica inizieremo ad essere presenti anche nelle piazze e saremo disponibili ad informare le persone su quanto stiamo facendo per Noci e per l’Italia.

 

Ci vedremo in consiglio comunale. Sarà un piacere.

 

Gli amici di Beppe Grillo Noci